CONIGLIO ALLA CACCIATORA A MODO MIO
La carne di coniglio è stato un alimento molto diffuso nel dopoguerra, grazie alla possibilità di allevarlo in casa e quindi economico, oggi purtroppo il costo è elevato e non sempre possiamo cucinarlo, nonostante le sue carni siano tenere, poco grasse e adatte anche ai bambini in tenerissima età. Questo modo di cucinarlo è il mio preferito e rispecchia la tradizione sarda, esistono in Italia molte varianti, dal tipo di olive utilizzate, al vino, bianco o rosso o all’aggiunta o meno di pomodori, io insaporisco con pomodori secchi al naturale, sarebbe d’obbligo l’utilizzo del suo fegato tritato, che nel fondo di cottura crea un delizioso sughetto, purtroppo non sempre al supermercato è possibile acquistarlo.
INGREDIENTI
- 1 kg di coniglio a pezzi
- un bicchiere di olive verdi piccole
- 1 cipolla
- prezzemolo
- rosmarino
- vino bianco
- 2 pomodori secchi
- sale
PREPARAZIONE
Solitamente, quando preparo la carne, utilizzo le pentole dell’AMC, con fondo spesso che permettono una cottura con pochi grassi. Faccio riscaldare il tegame e dopo aggiungo la carne senza condimenti, faccio rosolare coprendo la carne con il coperchio.
A questo punto aggiungo il vino bianco, faccio sfumare e aggiungo la cipolla e il prezzemolo tritati, trito finemente i due pomodori secchi e unisco, aggiungo il rosmarino e l’olio.
Copriamo nuovamente e facciamo cuocere per 10 minuti, aggiungiamo poi le olive lavate.
Cuociamo per circa 1 ora, aggiungendo via via dell’acqua, non sarà necessario salare ulteriormente visto l’utilizzo dei pomodori secchi e delle olive.
Servire ancora caldo, qui la scarpetta è d’obbligo!
I pomorodi secchi, in Sardegna, sono molto utilizzati per il condimento di quasi tutte le carni in umido e tutte le zuppe e minestroni, danno sapidità e colore al piatto. In genere sono essicati e conservati con la sola aggiunta di basilico fresco. Rimangono morbidi e possono essere tritati finemente.
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