FATTI FRITTI – PARA FRITTUS
I FATTI FRITTI, o Para Frittus, sono un tipico dolce della tradizione carnevalesca sarda. L’origine del nome si presume sia da, appunto, Para Frittus, che tradotto in italiano significa frati fritti, ovviamente non si friggevano i frati, ma deriva, probabilmente dalla loro forma che ricorda la chierica dei frati o, come seconda ipotesi, dalla linea bianca che si forma al centro della ciambella in fase di frittura, che ricorda la corda del saio dei frati. Io li chiamo fatti fritti, sono sofficissimi e con un sapore ineguagliabile, dato dall’acqua vite (fil’e ferru) usata nella preparazione. Importate è l’utilizzo di una farina di forza per una buona incordatura, io ho usato la Manitoba di MOLINO ROSSETTO, eccellente!
Buon divertimento e buon appetito!
INGREDIENTI
(40 fatti fritti)
- 500 gr farina Manitoba MOLINO ROSSETTO
- 500 gr di farina 00 MOLINO ROSSETTO
- 4 uova
- 40 gr di lievito di birra
- 1 bustina di vanillina
- 100 gr di margarina
- 150 gr di zucchero
- 500 ml di latte
- 1 limone bio gratuggiato
- 2 arance bio grattugiate
- 1 bicchierino di acqua vite o grappa
- abbondante olio di semi di arachidi per friggere
- zucchero semolato per decorare
PREPARAZIONE
Per la preparazione di questa ricetta utilizzo la planetaria, ma può essere realizzata anche con un frullino o, come faceva mia nonna, a mano. Dobbiamo montare lo zucchero e le uova con la frusta filo, cambiamo il gancio e montiamo quello per impastare, aggiungiamo la farina, la margarina ammorbidita nel microonde o a bagno maria, mettiamo la vanillina, sciogliamo il lievito nel latte tiepido che uniamo poco per volta, mettiamo poi le scorze degli agrumi e per finire l’acqua vite, lavoriamo almeno 20 minuti, sino a quando l’impasto non sarà ben incordato.
Ora inizia la lievitazione, trasferisco l’impasto in una capiente terrina di terracotta, l’impasto dovrà raddoppiare. Ci vorranno almeno 2 ore, tenendo l’impasto vicino ad una fonte di calore e nel forno con la luce accesa, o ancora meglio con la funzione “lievitazione” attivata.
In ogni caso dovrà essere ben coperto, io metto dei canovacci e un plaid.
Una volta lievitato possiamo preparare i fatti fritti, l’impasto sarà molliccio, pertanto preparare della farina, un piano con una tovaglia dove posarli, un cucchiaio e un bicchiere d’acqua. Per formare le palline possiamo usare le mani, ben infarinate, tagliamo un pugno abbondante, cerchiamo di ricavare delle palline e adagiamo sul piano infarinato; altrimenti possiamo usare il cucchiaio bagnato nell’acqua, estraiamo una cucchiaiata abbondante e adagiamo sul piano dandole una forma sferica, terminiamo tutto l’impasto. Consiglio di mettere il piano vicino ad una fonte di calore, come un termosifone o una stufa.
Coprire con le tovaglie e il plaid e far lievitare per un’altra ora. Una volta terminata la lievitazione mettere a scaldare l’olio in un largo tegame. Ora, con qualsiasi attrezzo a forma circolare di 1 – 2 cm, dobbiamo praticare un foro al centro della ciambella, in caso contrario possiamo usare le mani. I buchi si possono friggere e mangiare!
Quando l’olio è caldo prendiamo le ciambelle con due mani, cerchiamo di allargare il foro e mettiamo nella padella, giriamo vorticosamente con il manico di un mestolo di legno, per mantenere il foro allargato. Giriamo quasi subito, cuociono in pochi secondi, scolare, asciugare con la carta da cucina e cospargere di zucchero. Per questa operazione servono due persone, deve essere rapidissima per evitare che il dolce diventi troppo scuro. Consiglio di preparare una teglia con la carta assorbente, una con lo zucchero e un contenitore per riporle.
Servire tiepidi, sono buonissimi!
Se ne avanzasse qualcuno per il giorno dopo, possiamo scaldarlo in microonde per 30 secondi, riacquisterà la fragranza come appena cotto! Purtroppo a noi non sono avanzati!
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