SARDEGNA IN FESTA
Noi di Amiche ai Fornelli siamo molto attente alle tradizioni, spesso nei nostri piatti le proponiamo, riscopriamo e interpretiamo. Siamo molto legate anche alle nostre, nello specifico essendo sarda sono molto legata alla mia TERRA. La potete ritrovare spesso nei miei piatti e ora voglio mostrarvi qualche immagine, sperando che riesca a trasmettervi profumi, sapori ed emozioni, come è successo a me in questo piccolo viaggio.
Abbiamo visitato una sagra sapientemente organizzata dal CIRCOLO SARDO NARADA di Prato. Hanno scelto un posto bellissimo, il Parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, nelle vicinanze di Firenze. Hanno invitato molti gruppi folk che hanno alietato la serata con balli, canti e rappresentazioni delle tradizioni sarde, come la lavorazione della pasta. C’erano, ovviamente tanti banchetti dove poter degustare e acquistare prodotti tipi come il formaggio e salumi, oltre al famosissimo pane carasau e torrone. Abbiamo avuto il piacere di assaggiare i salumi della ditta Montearci di Marrubbiu.
E il torrone di Tonara, eccellenza tra i prodotti sardi, che al contrario del resto d’Italia, in Sardegna è mangiato tutto l’anno, ma soprattutto quando è caldo per esaltare la morbidezza e scioglievolezza in bocca. Oltre ai buonissimi dolci sardi, che hanno come ingrediente principale le mandorle.
Per me è stata una bella sopresa trovare, tra i gruppi partecipanti, due gruppi provenienti da due paesi a me molto cari, il primo IS MASSAIUS SUERXINUS, praticamente provenienti dal mio paese di origine, per cui ho avuto modo di rivedere persone a me care che non rivedevo da tanto tempo. Con loro abbiamo potuto imparare a fare i tradizionali MALLOREDDUS e la buonissima FREGOLA, che presto riproporrò in qualche ricetta, questa volta creando anche la materia prima. Di seguito alcuni passaggi, con me all’opera 🙂
Qui sotto potete vedere un tipico pane fatto con la semola detto Coccoi, in questa versione con l’uovo, usato come regalo per i bambini per il giorno di Pasqua. Decorato a mano, prende il nome di SA PIPPIA CUN S’OU (la bambina con l’uovo)
Ora prepariamo la fregola, di seguito alcuni passaggi:
Poi le massaie alle prese con i Malloreddus:
Poi il gruppo folk SU DURDURINU di Oliena, paese natale di mia Madrina e perchè non dirlo anche del mitico Gianfranco Zola. Hanno cantato e ballato i balli tipici sardi, indossano un bellissimo costume tradizionale interamente ricamato a mano.
Abbiamo concluso la serata con una splendida cena tradizionale sarda sapientemente cucinata, che non ti aspetti in una sagra all’aperto. Dai Culurgionis, ai Malloreddus, per finire con pecora in umido e maialetto arrosto, il tutto innaffiato da un ottimo Cannonau di Ierzu.
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